sabato 17 marzo 2012

Il Centro di Cultura "G. Lazzati" di Taranto premiato a Benevento

L'impegno del Centro di Cultura Lazzati premiato a Benevento
La fraternità e la cultura del dialogo al centro della motivazione

Il Premio Fraternità Città di Benevento, giunto alla sua V° edizione, quest'anno premia una autorevole presenza culturale della nostra città: il 'Centro di Cultura 'Lazzati'. La Giuria ha espresso un voto unanime ed ha rivolto al presidente prof. Domenico Amalfitano l'invito a ritirarlo con una motivazione esplicita. "Premiando Lei desideriamo dare il Premio Fraternità a tutti coloro che in circa quarant’anni di vita hanno permesso al Centro Giuseppe Lazzati di Taranto di promuovere il dialogo ed una “cultura” che pone al centro l’uomo ed i valori etici".
I premi sono premi, ma in questo caso non è importante il risultato ma la faticosa conquista di credibilità ed attenzione in un percorso associativo che si è mosso sin dal principio con la specificità della 'promozione umana integrale'. Quarant'anni di lavoro silenzioso che ha privilegiato la formazione e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale per sviluppare un capitale umano capace di raccogliere la sfida dei tempi nuovi. A presiedere, organizzare, cucire dialoghi fra l'associazione e la gente comune, e con le istituzioni, il prof. Domenico Maria Amalfitano che, dopo un periodo di lunga militanza politica, si è dedicato completamente a questo obiettivo. Il centro di cultura è luogo dove la fraternità e il dialogo vengono vissuti quotidianamente e diventano punto di partenza per creare uno spirito capace di ricercare il bene comune e farlo crescere anche fra i disagi di una città complessa come la nostra.
"Taranto è una città che ha la tentazione della 'decrescita' - dice Amalfitano in un'intervista - ma il vero problema è perseguire uno sviluppo a misura d'uomo. Il disagio esiste ma non può essere delimitato dalla cultura del catastrofismo o del rancore. Abbiamo bisogno di riapire il dialogo con i tanti che guardano al futuro con un'ottica diversa, quella del giusto profitto, della capacità, del rispetto delle regole, ma anche del dono e del bene comune. Abbiamo bisogno di una nuova economia che consenta alla città di aprirsi al mondo. Oltre al porto sicuro del Mar piccolo, c'è l'orizzonte aperto del Mar Grande".
La rifondazione dell'economia attraverso nuove linee capaci di far intravedere una prospettiva di lavoro che intercetta i bisogni e risponde con dei servizi, è l'ultima sfida del Centro di cultura. Gli incontri della Summer School prima e oggi dell'Accademia di Economia Civile sono un approccio sistematico che sta coinvolgendo una nuova leva di giovani capaci di comprendere come anche dalla gratuità e dalla fraternità possono scaturire nuovi mestieri ed opportunità. La democrazia economica, con l'impegno ad affrontare la mutazione antropologica che la sottende, comporta la riscoperta di un impegno politico rinnovato. La Carta Etica e il Bilancio Sociale, proposti alle Istituzioni come punto di riferimento sostanziale per una politica del bene comune sono un altro elemento dell'opera costruttiva che il Centro di Cultura ha sostenuto negli ultimi anni.
Dai primi Centri dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ad oggi, sono passate due generazioni di giovani che si sono formati nella cultura dell'alterità, ben venga a riconoscimento del lungo percorso compiuto un Premio prestigioso come quello della Città di Benevento.
Domenica 18, la consegna al prof. Amalfitano da parte del Comitato Organizzatore di questa edizione 2012 (Amministrazione comunale di Benevento, Amministrazione provinciale di Benevento, Associazione Focus, Movimento dei Focolari di Campania, Puglia, Basilicata, e Centro di Spiritualità e Cultura “La Pace” di Benevento) nel corso di una giornata di studi su "La cultura della fraternità" che prevede anche un interessante dialogo tra il teologo Piero Coda ed il filosofo Vincenzo Vitiello sul tema delle "radici culturali dell'Europa".

(Articolo di Maria Silvestrini)

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